Case Green, il Parlamento Ue approva la direttiva:
dal 2040 stop alle caldaie a gas oltre 3 milioni di edifici fuori dalla direttiva dell’Unione Europea e i lavori per migliorare la classe energetica.
Nel mirino dell’Unione europea ci sono oltre 230.000 edifici pubblici non residenziali e 1,8 milioni di edifici residenziali privati. Tuttavia, secondo le nuove regole, almeno 3 milioni di edifici italiani potrebbero ottenere l’esonero: edifici storici e seconde case utilizzate meno di 4 mesi all’anno.
Attualmente il caro energia è il tema più discusso: l’acquisto, la riqualificazione di un’abitazione green o l’installazione di impianti fotovoltaici sono operazioni strategiche in termini di sostenibilità ambientale ed energetica. Conoscere la classe energetica di uno stabile è importante perché permette di conoscere il fabbisogno energetico ed eventuali interventi migliorativi da poter adottare per risparmiare.
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Case green, cos’è
La direttiva sulle case green è un pacchetto di norme proposto dall’Unione europea finalizzato a promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica. La direttiva prevede che gli Stati membri presentino piani nazionali per la riqualificazione energetica in base ad un principio guida: bisognerà agire prioritariamente sul 15% degli edifici più energivori, che andranno così collocati dai diversi Paesi membri nella classe energetica più bassa, la G in Italia, secondo i dati Istat, sono circa 1,8 milioni gli edifici residenziali su un totale di 12 milioni. L’obiettivo della direttiva case green è quello di stimolare le ristrutturazioni di edifici privati e pubblici in tutta Europa, al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 del parco immobiliare dei 27 Stati membri. L’Unione europea vuole ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990.
“L’Italia ce la può fare, ne sono certo”, queste le parole dell’europarlamentare irlandese Ciarán Cuffe, durante la Plenaria.
Edifici esclusi
Dopo il consiglio del Parlamento Europeo e il voto raggiunto dalla Plenaria di Strasburgo, emerge un dato significativo per gli edifici della nostra nazione rispetto alle statistiche pensate nei mesi scorsi. Infatti, secondo un emendamento approvato, oltre agli edifici vincolati, resterebbero fuori dal perimetro degli interventi obbligatori anche gli edifici che fanno parte del patrimonio storico e le seconde case. Conti alla mano resterebbero fuori oltre 3 milioni di edifici.
Edifici storici
Secondo i dati Istat, il patrimonio immobiliare italiano è costituito dal 25% di edifici residenziali costruiti dal 1919 al 1945, i quali sembrerebbero essere esclusi dalla direttiva case green. La nostra penisola presenta una distribuzione di edifici variegati, a seconda delle Regioni:
- Liguria e Molise presentano un patrimonio immobiliare storico pari al 46,4% circa;
- Piemonte 44,9%;
- Toscana 39%.
- Seconde case
Secondo la direttiva EPBD (efficienza energetica degli edifici) resterebbero fuori anche gli edifici residenziali utilizzati per meno di 4 mesi all’anno. La riqualificazione di tali abitazioni non sarebbe prioritaria.
Case green, gli interventi consigliati
Dal cappotto termico, passando per la sostituzione degli infissi fino ad arrivare all’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore: questi sono alcuni degli interventi che possono migliorare la classe energetica di un edifico.
Vediamo gli interventi tipici.
Impianti solari (fotovoltaico o solare termico)
Un’installazione di un impianto alimentato da fonte rinnovabile (impianto fotovoltaico o impianto solare termico) è in grado di garantirti un risparmio in bolletta e soprattutto in incremento di classe energetico.
Cappotto termico
Il cappotto termico (interno o esterno) risulta essere uno dei lavori di riqualificazione energetica che può impattare sulla classe energetica della propria abitazione, ma va generalmente accompagnato alla sostituzione degli infissi e dell’eventuale impianto.
Pompe di calore
La generazione di calore tramite l’utilizzo di pompe di calore rappresenta un sistema green per riscaldare e/o raffrescare l’abitazione e ottenere la produzione di acqua calda sanitaria. Un impianto a pompa di calore garantisce un notevole incremento di classe energetica.
Sostituzione degli infissi
La sostituzione degli infissi può apportare risparmio in bolletta e agevolare la classe energetica. Come detto in precedenza, è sempre opportuno prevedere anche l’isolamento termico delle parete ed eventuale intervento sull’impianto.